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Il Monumento ai Calzaturieri

Storia del Monumento

Il “Monumento ai Calzaturieri”, opera bronzea dell’artista e scultore Stefano Baschierato (1922-2000), è stato inaugurato in Piazza Marconi a Stra il 23 aprile 2017.


Da alcuni anni si sentiva la necessità di istituire un simbolo e una data per ricordare tutti coloro che hanno dedicato gran parte della propria vita lavorativa al settore calzaturiero. Il Comune di Stra si è fatto così promotore di scegliere una data in corrispondenza delle ricorrenze dei santi patroni San Crispino e Crispiniano, e Sant’Aniano d’Alessandria. I primi due, festeggiati il 25 ottobre, sono conosciuti come patroni dei calzaturieri. Si è però voluto unire a questi la figura di Sant’Aniano, che ricorre il 25 aprile e che viene considerato il protettore dei ciabattini per merito di San Marco.


Il monumento è composto da cinque utensili tradizionali usati per la costruzione delle calzature:

1) il martello

2) il treppiede da calzolaio o "macaco", in dialetto veneto

3) alcuni coltelli racchiusi in una sacca

4) la lèsina: una specie di punteruolo che serve a forare il cuoio per la cucitura

5) il brunitore, attrezzo per lisciare il cuoio della suola a forma di mezzaluna con i manichetti.


L’opera fu scolpita da Baschierato nel 1981 per l’imprenditore e già presidente dei calzaturieri della Riviera, Angelo Gobbo, il quale ha voluto condividere quest’opera con la popolazione di Stra.


All’interno del libro di Vittorio Pampagnin, “La Riviera degli Scarpari”, 2° edizione, Centro Studi Ettore Luccini Padova, 2000 sono raffigurati tutti gli attrezzi in uso ai maestri calzaturieri. Un estratto dell’opera, con i disegni realizzati dal modellista di Stra Otello Bertocco - altro protagonista della calzatura locale - viene pubblicato tra gli allegati in basso, su gentile concessione dell’autore Vittorio Pampagnin. Il libro è consultabile presso la Biblioteca civica di Stra.


L’Autore. Stefano Baschierato (1922-2000)


Stefano Baschierato nasce a Celeseo, frazione di Sant’Angelo di Piove di Sacco, il 14 aprile 1922 da Giovanni Battista e Alba Salmaso. Si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Venezia nel 1941, dopo aver frequentato la scuola d’intaglio del legno presso l’Istituto d’Arte “Pietro Selvatico” di Padova.

Dal 1936 al 1941, ha esposto in varie città d’arte d’Italia, vincendo alcuni premi tra i quali, nel 1936, il primo premio ai “Ludi dell’Arte” di Padova; l’anno successivo si classifica secondo alla Mostra nazionale di Roma. Nel 1938 ottiene il primo premio al Palazzo del Pallone di Verona con la scultura “Il bacio” e, nel 1940, il primo premio “Scultura per giovani” alla Biennale di Venezia. Dal 1972 si è dedicato all'attività di scultore, applicandosi con entusiasmo a lavori in ferro, in bronzo e in pietra e partecipando a mostre e a concorsi nazionali e internazionali. Muore nella notte tra il 27 e il 28 luglio 2000, a pochi mesi dalla scomparsa della moglie Maria Ottavia Gambarro, sua compagna per tutta la vita.


Documenti allegati:
monumento1 monumento1 (2,14 MB)


monumento2 monumento2 (1,93 MB)


monumento3 monumento3 (2,18 MB)


gli attrezzi gli attrezzi (2,89 MB)


Gli attrezzi dei calzaturieri Gli attrezzi dei calzaturieri (2,52 MB)