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INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Il Regolamento del Consiglio Comunale consente ai Consiglieri di presentare interrogazioni e interpellanze al Sindaco e agli Assessori sull'operato dell'Amministrazione Comunale.

Nell'ottica di promuovere la trasparenza dell'Amministrazione, viene data pubblicazione su questa pagina delle interrogazioni/interpellanze presentate nonché delle risposte della Giunta.

(Art. 23 del Regolamento del Consiglio Comunale)

1. I Consiglieri hanno diritto di presentare, al Sindaco o agli Assessori, interrogazioni, interpellanze e mozioni su argomenti che riguardano direttamente le funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del Consiglio Comunale e le altre competenze allo stesso attribuite dalle leggi e dallo Statuto.

2. L'interrogazione consiste nella richiesta, debitamente firmata e rivolta al Sindaco o alla Giunta, per avere o per conoscere i motivi e i criteri in base ai quali ci si prefigge di operare in merito ad un determinato fatto od intervento. Le interrogazioni possono avere anche carattere ispettivo per accertare la legittimità e la correttezza dell'operato dell'amministrazione.

3. L'interpellanza consiste in un quesito rivolto al Sindaco o ad un Assessore, circa i motivi, gli intendimenti o la condotta dell'amministrazione su un determinato argomento.

4. L'interrogazione/interpellanza può essere depositata in forma scritta e debitamente firmata presso l'ufficio protocollo. Ad essa risponde il Sindaco o l'Assessore a seconda della competenza richiesta dal'interrogazione/interpellanza, con facoltà di rispondere oralmente nella prima seduta utile del Consiglio Comunale e comunque entro trenta giorni dalla registrazione in protocollo. Nel caso in cui l'interrogazione/interpellanza sia presentata durante lo svolgimento della seduta consiliare, il Sindaco o l'Assessore competente potranno rispondere immediatamente o dichiarare di differire la risposta nella seduta successiva e comunque non oltre 30 giorni.

5. Il Sindaco ha facoltà di negare l'accettazione e la trattazione di interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno che siano formulati non corretti nella forma o in modo offensivo e di dichiarare inammissibili se se vertenti su materie non attinenti anche indirettamente all'attività, alle competenze e agli interessi del Comune e della comunità amministrata.

INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE E RISPOSTE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE



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